Lo stato dell’arte sulla responsabilità professionale medica e sanitaria: presupposti, evoluzione normativa, giurisprudenziale ed applicazioni pratiche a seguito della Legge Gelli-Bianco
Sono ormai passati più di quattro anni da quando la Legge Gelli Bianco (legge 8 marzo 2017, n. 24) ha introdotto nuove norme sulla sicurezza delle cure e sulla responsabilità professionale degli esercenti la professione sanitaria. L’intervento normativo è risultato perfettamente in linea con il programma di azione comunitaria in materia di salute finalizzato a sostenere ed aggiungere valore alla politica degli Stati membri nella tutela e promozione della salute e della sicurezza umane, migliorando la sanità pubblica. Frutto di tale programma è il primo articolo della citata Legge, in cui è espressamente indicata la sicurezza delle cure come parte costitutiva del diritto alla salute, diritto fondamentale di ogni individuo oltre che un interesse di tutta la collettività. Viene, finalmente, messa in rilievo l’importanza del valore nell’erogazione delle prestazioni sanitarie come obiettivo prioritario della sanità pubblica. Lo Stato si impegna, chiaramente, ad adoperarsi per fare in modo che i servizi sanitari siano sicuri e non arrechino pregiudizio ai pazienti, prevedendo che, laddove un paziente sia eventualmente danneggiato dall’attività sanitaria, abbia diritto ad ottenere il risarcimento per i danni subiti.