Si è esaminato ogni singola fase del processo di sterilizzazione e considerando sia le pratiche essenziali, sia le normative specifiche che rappresentano la fonte primaria di riferimento per ottenere, al termine del percorso, un prodotto, il più vicino possibile al concetto di sterile.
Sottolineando il concetto del “ciò che non è scritto, non è fatto” essenziale in ogni campo del percorso professionale e soprattutto nel settore del riprocessamento dello strumentario chirurgico in cui coloro che gestiscono e trattano dispositivi medici sono da considerarsi fabbricanti che rilasciano dispositivi medici sterili.
La tracciabilità di un DM è la costante possibilità di rintracciare per qualsiasi ragione sia necessario, i dispositivi prodotti e di risalire a chi ha fatto cosa.
Il rapporto tecnico UNI/TR 11408 del 2011, definisce un sistema di tracciabilità come un “sistema di registrazione che permette di identificare in maniera univoca il DM mediante etichettatura, tutti gli elementi che sono considerati critici e che caratterizzano il processo a cui il DM è stato sottoposto, e, il paziente sul quale è stato utilizzato.
Le parole chiave sono: DM, PROCESSO DI TRATTAMENTO, PAZIENTE.
E evidente che, il concetto di prodotto di qualità atteso, sia da mettere in relazione alla sicura gestione dell’intero processo, al controllo continuo e puntuale di ogni singola fase oltre che al controllo della rete di distribuzione con il fine ultimo della sicurezza del paziente e dell’operatore sanitario.
A questo scopo abbiamo l’obbligo di applicare tutte le procedure necessarie e, di tutto ciò, lasciare traccia.
Possiamo avvalerci di sistemi di tracciabilità e registrazione manuali che hanno però in se una serie di criticità quali: tempi lunghi di registrazione, problemi di interpretazione della calligrafia, rischio di dati incompleti, rischio di errore umano, comunicazioni tardive, elevati volumi di ingombro di documenti archiviati, aumento complessivo del carico di lavoro.
La più recente tecnologia di identificazione automatica, con l’utilizzo di sistemi informatici, ci permette di acquisire informazioni univoche sul paziente, sui dispositivi medici utilizzati e sul trattamento che questi hanno avuto, permettendo di mantenere un alto livello di produttività ed elevati standard di sicurezza a vantaggio anche dell’organizzazione sanitaria.
L’informatizzazione dei processi ospedalieri, rappresenta lo strumento più importante per il raggiungimento di alti standard nella gestione sanitaria e nel governo clinico, oltre ad aprire la possibilità ed opportunità che i diversi sistemi informatici possano essere integrati e permettere l’interscambio delle informazioni.
E’ ciò che sostanzialmente accade in centrale di sterilizzazione dove, l’interfacciamento di termodisinfettatrici, sistemi di confezionamento e macchine sterilizzatrici, determinano un buon sistema di tracciabilità.
La registrazione di ogni singolo passaggio, legato all’operatore che lo ha eseguito, consente, poi in tempo reale di avere la disponibilità dei dati relativi al processo produttivo, permettendo di identificare immediatamente eventuali anomalie operative, di apportare rapidamente manovre correttive e verificarne l’efficacia.
Per concludere il sistema di tracciabilità informatizzato, deve essere, di semplice utilizzo e deve interfacciarsi con le apparecchiature presenti in centrale al fine di RINTRACCIARE:
- fase del processo
- data, ora e operatore che ha effettuato l’attività
- esito dei cicli del processo di lavaggio automatico e del processo di sterilizzazione
- monitoraggio logistico dello strumentario
associazione del kit sterilizzato all’intervento e al paziente sul quale è stato utilizzato.